LA BASE DEGLI ALGORITMI DI GOOGLE

COME FUNZIONA UN MOTORE DI RICERCA

I motori di ricerca sono la principale fonte di traffico per molti siti internet. Digital Zoom ti può aiutare a posizionare il tuo sito web nei primi posti di Google e degli altri motori di ricerca.

COSA SONO I MOTORI DI RICERCA

I motori di ricerca (search engine in inglese) sono dei portali web nei quali gli utenti possono inserire delle keyword per ottenere come risultato un insieme di link ad altri siti pertinenti con la parola chiave ricercata.

Il principale motore di ricerca in Italia e in Europa è Google, mentre in Russia il più utilizzato è Yandex e in Cina Baidu; non dimentichiamo di nominare Yahoo! e Bing, meno utilizzati ma ugualmente importanti.

COME FUNZIONANO I MOTORI DI RICERCA

Il lavoro dei motori di ricerca si in tre grandi step:

  • Crawling: ovvero l’operazione di indicizzazione. Un algoritmo automatico scansiona il maggior numero possibile di pagine web andando a leggerne il contenuto html. Questi algoritmi si chiamano crawler oppure spider.
  • Archiviazione e Catalogazione: i dati letti dal crawler vengono archiviati e catalogati in datacenter per poter essere elaborati e utilizzati all’occorrenza.
  • Risposta all’utente: questa è la fase che tutti conosciamo, ovvero quella che utilizziamo quando effettuiamo una ricerca in Google o negli altri motori di ricerca. Un algoritmo sceglie quali sono le pagine web più coerenti e pertinenti con la keyword inserita e ci restituisce un elenco di link (le SERP)

RISULTATI ORGANICI

L’utente immette una chiave di ricerca composta da uno o più termini e riceve un elenco di risultati scelti dall’algoritmo del motore di ricerca in base a decine di variabili, che ne calcolano la rilevanza e la pertinenza rispetto alla keyword ricercata.

Fra i principali fattori che concorrono al posizionamento delle pagine troviamo:

  • la presenza nel testo e nei metatag della pagina della parola chiave inserita dall’utente
  • quanti e quali link riceve quella pagina
  • in quali punti della pagina sono poste le parole chiave
  • la storicità del sito e della pagina

I risultati proposti non sono sempre uguali, ma dipendono anche da fattori personali dell’utente che effettua la ricerca, fra cui:

  • la geolocalizzazione: da dove viene effettuata la ricerca
  • lo storico delle ricerche e delle pagine visualizzate
  • il browser utilizzato
  • la tipologia di device che si sta utilizzando per navigare

Si definiscono risultati organici quelli ottenuti con tecniche di posizionamento che non includono l’acquisto di spazi pubblicitari per la pubblicazione di annunci sponsorizzati sul motore di ricerca stesso.

Posizionamneto sito sui motori di ricerca

RISULTATI SPONSORIZZATI – PPC

Molti motori di ricerca affiancano ai risultati organici quelli sponsorizzati, anzi, fino a qualche anno fa erano affiancati, mentre ora vengono mostrati prima di quelli organici rendendo l’attività PPC sempre più fondamentale, anche in ottica di Brand Protection.

Ovvero danno la possibilità di acquistare visibilità nelle SERP: le aziende possono pagare per far si che i loro annunci vengano visualizzati anche quando le pagine del loro sito non sono posizionate nelle prime posizioni in modo naturale.

Il canale più diffuso è quello di Google e si chiama Google ADS (Google AdWords).

campagne pcc

SERP (Search Engine Result Pages)

SERP è l’acronimo di Search Engine Results Page e sta a indicare l’insieme delle pagine visualizzate dagli utenti a seguito di una ricerca su Google o altro motore di ricerca.

In pratica sono i risultati della ricerca, i link alle pagine web che il motore di ricerca trova e seleziona per noi in base alla keyword inserita nel motore.

L’EVOLUZIONE DEI MOTORI DI RICERCA

I motori di ricerca e, soprattutto, i loro algoritmi, si sono evoluti nel tempo per:

  • far fronte alle tecniche di sovraottimizzazione o ottimizzazione “black hat” attuate da alcune agenzie di posizionamento dei siti sui motori di ricerca
  • aggiornarsi in base alle ricerche sempre più complesse da parte degli utenti (all’inizio si inseriva una sola parola chiave, poi si è iniziato a usare gruppi di due o tre keyword, ora si usano frasi intere e addirittura si pongono domande al motore)
  • sfruttare le nuove tecnologie (device mobile, geolocalizzazione, ecc…) per fornire all’utente risultati il più pertinenti e personalizzati possibili.

Ovviamente con l’evolversi del motore di ricerca anche i professionisti SEO specialist hanno dovuto adattare e affinare le proprie tecniche.

Se per esempio una volta era sufficiente inserire nei tag “keyword” alcune parole come “sex, fun, ecc…” e magicamente si compariva per primi, ora il tag “keyword” non viene più considerato.

IL FUTURO DEI MOTORI DI RICERCA SI CHIAMA SEMANTICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’evoluzione degli algoritmi e dei sistemi di Information Retrieval si basano sull’analisi semantica dei termini, sia quelli inseriti dagli utenti in fase di ricerca, sia dei testi presenti sulle pagine analizzate dai crawler.

Gli algoritmi dei motori di ricerca già oggi sono in grado di distinguere determinate tipologie di ricerca da altre, fornendo in risposta dei contenuti precisi e, quando possibile, personalizzati.

Per esempio se cerchiamo “previsioni meteo” da un dispositivo mobile, ci verranno proposti dei risultati relativi alle previsioni del tempo del luogo da cui stiamo effettuando la ricerca (grazie alla geolocalizzazione del dispositivo).
Se cerchiamo “pizzeria a Milano” ci verrà proposta una mappa con le pizzerie di Milano.

Gli algoritmi di Google sono in grado di apprendere in autonomia diverse lingue e comprendere sempre più facilmente il significato e l’intento di ricerca degli utenti.

Ultimo, ma non meno importante, è il ruolo sempre più importante delle ricerche vocali, grazie ai vari tool e device come Google Echo o Amazon Alexa.